Uno Studio pilota pubblicato a Gennaio 2025 sulla rivista Resuscitation sembra indicare che la posizione delle mani sul torace durante l’esecuzione delle manovre rianimatorie possa, o debba, variare.
Premesse
La popolazione studiata è quella di pazienti in arresto cardiaco non traumatico in Pronto Soccorso.
Le attuali indicazioni delle Linee Guida di effettuare le compressioni toraciche nella metà inferiore dello sterno sono supportate da prove limitate. E non solo, Studi di imaging suggeriscono che questa posizione potrebbe ostruire il flusso sanguigno.
Studio
Gli autori di questo Studio hanno confrontato i valori più elevati di Pressione arteriosa sistolica (misurata con una linea centrale) raggiunti durante le compressioni toraciche nella metà inferiore dello sterno rispetto a quelle effettuate a sinistra dello sterno, dove è più probabile che si trovi il ventricolo sinistro.
In secondo luogo, hanno confrontato la CO2 di fine espirazione (ETCO2) più elevata.
Risultati
Le compressioni toraciche effettuate a sinistra dello sterno erano associate a una Pressione sistolica più elevata rispetto alle compressioni nella metà inferiore dello sterno, mentre l’ETCO2 era simile.
Rolston, Daniel M. et al. Left of sternum compressions are associated with higher systolic blood pressure than lower half of sternum compressions in cardiac arrest. Resuscitation, Volume 206, Jan 2025