Gli effetti avversi di tipo neuropsichiatrico agli antibiotici sono ben documentati in letteratura.
Sono tanti i case reports che segnalano segnala un casi di psicosi acuta. Come quello pubblicato sul BMJ, per riportare un esempio, in cui una donna di 55 anni sviluppa stato confusionale, allucinazioni visive, alterazioni del comportamento e idee persecutorie dopo l’assunzione di una sola compressa di associazione amoxicillina/ac. Clavulanico per una sospetta polmonite.
Ma il case report non è l’unico in letteratura e gli effetti avversi di tipo psichiatrico sono una possibile manifestazione dopo l’assunzione di amoxicillina/acido clavulanico (in uno studio inglese costituivano 2.6% di tutte le reazioni avverse a questo medicamento).
I sintomi si manifestano, peraltro, circa un ora dopo l’assunzione, ovvero in corrispondenza al picco plasmatico.
Solitamente questi effetti vengono riportati quando il paziente viene trattato per una infezione. Possono variare da lievi sintomi (come insonnia o disturbi dell’umore) a quadri severi che comprendono delirium e psicosi acuta.
Anche se alcune infezioni (comprese le infezioni urinarie) sono associate anche esse a psicosi acute, esiste anche evidenza che suggerisce una relazione diretta tra episodio psicotico ac tuo e esposizione agli antibiotici
Ma c’è di più! È vero anche il contrario, e cioè che alcuni farmaci (come la minociclina o le tetracicline con proprietà anti-infiammatorie) siano associati a un miglioramento dello stato psicopatologico in soggetti con disordini psichiatrici cronici.
IL MECCANISMO QUALE SAREBBE?
Bho, in realtà non è che si sia capito ancora benissimo. Rimane incerto e può variare con le diverse classi di antibiotici.
L’ipotesi principale è un effetto diretto dell’antibiotico sui neurotrasmettitori e i loro recettori, cosi come effetti antinfiammatori che possono modulare la produzione di citochine e quindi la funzione dei neurotrasmettitori.
Nel 2024 una Review Narrativa fa un pò il punto della situazione. Proviamo a ripartire da li.
Gli antibiotici sono tra i farmaci più prescritti sia nei pazienti ambulatoriale che in quelli ricoverati. La tossicità neuropsichiatrica è relativamente non comune, eppure quando si sviluppa, può portare a severa morbilità che varia da sensazione di instabilità a confusione, a epilessia e psicosi.
Sebbene considerata relativamente rara, dobbiamo tenere conto che verosimilmente questo tipo di effetto collaterale potrebbe essere molto più frequente a causa del fenomeno di Under-diagnosis (mancata diagnosi) o di Mis-diagnosis (diagnosi errata). L’occorrenza, infatti, di reazione avversa di tipo neuropsichiatria viene facilmente confusa con manifestazioni cliniche di diverse condizioni neuropsichiatriche.
L’incidenza e i meccanismo coinvolti nella “Tossicità neuropsichiatrica Antibiotic – induced” varia tra le diverse classi di antibiotici e la presentazione clinica (es. neurotossicità vs tossicità psichiatrica)
Il meccanismo esatto rimane non chiaro.
I Numeri
Pur consapevoli della probabile sottostima del fenomeno, la Review del 2024 ci aiuta a fare un punto della situazione in termini quantitativi.
Nel 2016, la FDA (la versione americana della agenzia sui farmaci che abbiamo noi in Italia) fa una importanti revisione suoi fluorichinolonici (la terza classe per frequenza di antibiotici prescritta negli USA) per segnalare i possibili e importanti effetti avversi sul SNC. E al momento, solo questa classe di farmaci ha un boxed – warning scrivono gli autori della review.
La prevalenza totale del fenomeno psicosi quale effetto avverso ad antibiotici viene stimato tra lo 0.3% e il 3,8%.
Gli antibiotici ad oggi correlati con un aumento significativo di psicosi (odd ratios tra 1,67 e 9,48) sono penicilline, macrolidi, cefalosporine, doxiciclina, fluorchinolonici.
Un’analisi della World Health Organization’s ADRs ha trovato che tra 1627 casi di suicidio, ben il 37,4% occorreva durante esposizione a chinolonici.
Un altra review sistematica trovava una chiara correlazione tra antibiotic- induced mania in soggetti trattati con macrolidi.
Alcuni fattori aumentano il rischio di neurotossicità: insufficienza renale, malattie del SNC.
Le cefalosporine, ad esempio, che sono escrete principalmente a livello renale, aumentano il rischio di neurotossicità fino al 20% nei pazienti con IRC e anormalità del SNC.
Questi dati suggeriscono di l’importanza di prendere in esame alcuni fattori specifici come quelli appena detti nel prescrivere il farmaci
TAB Comparison of neuropsychiatric toxicity characteristics between antibiotics classes (FONTE: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/39072301/)
- 1) Althubyani AA, Canto S, Pham H, Holger DJ, Rey J. Antibiotic-induced neuropsychiatric toxicity: epidemiol- ogy, mechanisms and management strategies – a nar- rative literature review. Drugs Context. 2024;13:2024-3-3.
- 2) Savera I Train, et al. Acute Psychotic Episode Induced by Antimicrobial Treatment. Case Reports in Psychiatry. Volume 2023, Article ID 9996763.
- 3) Norah Essay, Brian J Miller. Psychosis as an adverse effect of antibiotics. Brain, Behavior, & Immunity – Health 9 (2020) 100148
- 4) Bell C. Watson et al. Acute psychosis caused by co-amoxiclav. Br Med J 2008; 337: a2117.